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giovedì 9 aprile 2015

bellezza e benessere

Bagnoschiuma fai da te


Bagnoschiuma naturale al latte di mandorle dolci preparato in casa seguendo la ricetta della nonna
Il bagnoschiuma che preparo è fatto di soli prodotti naturali, e la ricetta è quella della nonna, tramandata da diverse generazioni.

Ingredienti

1/2 tazza da the di latte di mandorle
250 gr di sapone al latte di mandorla

5 cucchiai olio di mandorle
150 gr miele millefiori
Prendere il sapone vegetale e tritarlo con una grattugia.

Procedimento Bagnoschiuma Fai da Te

Versare il latte di mandorle con un litro d’acqua naturale in una pentola, adagiarla sul fuoco e lasciarla scaldare.
Unire il trito di sapone, mescolare con un cucchiaio di legno finché non si sarà completamente sciolto.
A questo punto aggiungere l’olio di mandorle mescolando sempre, con la pentola sul fuoco, senza che raggiunga il bollore.
Dopo 2 minuti aggiungere anche il miele continuando a mescolare.


Trascorsi 5 minuti (il composto deve risultare liscio e morbido) lasciar raffreddare completamente il composto prima di versarlo nelle bottiglie (meglio se di vetro)





venerdì 3 aprile 2015

RIMEDI NATURALI ANTICELLULITE,

La Cellulite è l'incubo di tutte le donne, grasse e magre, alte o basse !!! Tutte ce l'hanno e nessuno la vuole :-) Ma non vi preoccupate insieme possiamo combattere la cellulite!!! Ec

Lo Sport è fondamentale per combattere la Cellulite. Le attività sportive migliori per bruciare i grassi sono la corsa, il nuoto, il ciclismo e tutte le attività aerobiche, compreso il ballo e la Zumba :-)
A me piace tantissimo praticare esercizi tonificanti mirati, infallibili contro la cellulite, come squat e affondi, per rassodare i glutei e le gambe! Sono facilissimi e divertenti e si possono fare anche a casa, i risultati positivi si vedono subito! ;-)

Gli esercizi anticellulite si focalizzano sul punto critico: gambe e glutei. Sono infatti questi i punti in cui la cellulite ama fare la sua non richiesta apparizione. Questi esercizi anticellulite potrete farli a casa o anche in spiaggia: le vostre gambe mostreranno un netto miglioramento nell’arco di poco tempo.





1. Esercizio anticellulite per le gambe
In piedi, con le mani appoggiate al muro piegate una gamba all’indietro fino a toccare con il tallone i glutei: per intensificare l’esercizio, alzatevi sulla punta dei piedi con la gamba a terra. Ripetere 10 volte

per gamba


2. Esercizio anticellulite per i glutei
Stendete un tappetino da yoga a terra: mettetevi in ginocchio e appoggiate le mani a terra. Alzate quindi una gamba alla volta stendendola come nell’immagine: ripetete l’esercizio 10 volte per gamba.

3.Esercizio anticellulite per le gambe
Sedute a terra, mani appoggiate dietro la schiena, busto eretto e gambe dritte: sollevate leggermente le gambe da terra. Mantenete una gamba dritte e portate l’altra verso il petto. alternate il movimento delle gambe, facendo una sorta di bicicletta. Ripetete l’esercizio 10 volte per gamba.

Ripetete questo mini circuito per 3 volte lasciando tra una sessione e l’altra 3 minuti di riposo.






Come rilassarsi in acqua: il watsu

Avete bisogno di un po' di relax? Vi sentite stressati e tutto quello che volete è solo staccare la spina? Provate ad immaginare sapienti mani che si muovono sul vostro corpo in un delicato ma allo stesso tempoforte massaggio shiatsu. Immaginate però di ricevere questoparadisiaco trattamento in una piscina riscaldata. Stiamo parlando dello watsu, l'ultima frontiera nel campo del rilassamento e della distensione dei nervi. Lo watsu nasce proprio dall'unione delle parole "water" (acqua, in inglese) e shiatsu. In questa breve guida vi forniremo qualche utile consiglio su come rilassarsi in acqua con il watsu.  


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Occorrente

Assicurati di avere a portata di mano:
  • Centro benessere - piscina dove si pratica la disciplina dello watsu
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    Il Watsu è un trattamento alternativo che si svolge in una piscina riscaldata a circa 35 gradi centigradi. L'acqua non è solitamente alta più di 110-120 centimetri. L'operatore watsu si definisce watsuer, dall'unione delle parole water-shiatsu e practioner. L'operatore sostiene sempre ilpaziente con un braccio all'altezza del bacino e con l'altro gli sostiene la testa. Il paziente galleggia in acqua con le orecchie immerse ma il volto sempre in superficie. Scopriamo perché il watsu si considera oggi una delle tecniche di rilassamento e distensione muscolare e nervosa tra le più all'avanguardia in circolazione.

  • Con il braccio posizionato all'altezza del bacino, il watsuer pratica diversi movimenti che stimolano e sciolgono le tensioni muscolari e nervose. Si effettuano digitopressioni, stiramenti, rotazioni e molto altro. L'effetto benefico di rilassamento completo dello watsu si ottiene con l'unione dell'acqua calda e i delicati movimenti manuali. Tutto questo, con il sostegno dell'operatore, favorisce il completo rilassamento del paziente. Il watsu, oltre che per rilassarsi in acqua, si utilizza anche per percorsi riabilitativi. Essendo un trattamento molto dolce, è anche particolarmente indicato per le persone anziane.

Come rilassarsi con la musica



Il termine " rilassamento" descrive una condizione di benessere globale ovvero fa riferimento sia al versante psicologico, che a quello fisico, sulla base di una concezione dell'individuo che si fonda sulla stretta interdipendenza della sfera emotivo-affettiva-cognitiva-relazionalecon gli aspetti organici e fisiologici.In psicologia esistono varietecniche di rilassamento ben codificate, tutte mirate a conseguire il benessere; fra le tante, una delle più conosciute e anche tra le più efficaci è il training autogeno, ma abbiamo anche le fantasie guidate, latecnica di Jacobson, le tecniche di bio-energetica ecc.e, ancora, quelle orientali come lo yoga, e lo shiatsu. La parola "rilassamento" viene adoperata nel linguaggio comune anche semplicemente per definire il modo, spesso personale, di allontanare lo stress e l'ansia. Molte persone amano stare in solitudine, leggere un libro o fare una passeggiata, altre si scaricano della tensione accumulata facendo esercizio fisico o andando a ballare. Un' opinione generalmente condivisa è che uno dei modi migliori è rilassarsi con la musica.

giovedì 2 aprile 2015

Mangiare sano | Alimentazione

Mangiare in modo sano e più semplice di quanto tu possa pensare. Armati di conoscenza e sarai già a metà del cammino. Pensando che mangiare sano non significhi compiere un sacrificio, ma darti l'opportunità di automigliorarti, stai già per tagliare il traguardo. Non hai bisogno che qualcuno ti dica quanti benefici potrai ricavare abbandonando donuts ed hamburger, ma è giusto che qualcuno ti mostri come riuscirci. Ecco che questo articolo ti viene in aiuto.
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Scegli i carboidrati giusti. Mangia carboidrati semplici, o zuccheri raffinati, con moderazione. I carboidrati semplici come lo zucchero e la farina bianca sono assorbiti molto rapidamente dal corpo. Questo causerà un aumento brusco della glicemia, che a sua volta determinerà un rilascio di insulina per correggere lo sbilanciamento. Mangia più carboidrati complessi. Mangia carboidrati che sono digeriti più lentamente dal corpo, come la farina integrale, ortaggi, avena, e cereali non lavorati come il riso integrale. Questi cibi contengono più vitamine e altri nutrienti utili per il corpo, e più fibre (che faranno funzionare bene il tuo tratto digerente).
  • Mangia verdure a foglia come cavolo, lattuga, foglie di senape e bietole. Sono piene di nutrienti e ti faranno sentire sazio molto in fretta. Accompagnale con un pinzimonio di olio d'oliva, aglio, sale e pepe e potrai goderti un pranzo gustoso e nutriente.
  • Scegli il pane integrale al posto di quello bianco, e la pasta integrale in sostituzione di quella classica. I carboidrati lavorati come quelli del pane bianco sono più difficili da assimilare, e sono quindi calorie "vuote".
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    Mangia delle proteine magre. Cerca di assumere tra il 10 ed il 35% delle tue calorie quotidiane attraverso le proteine. Le proteine aiutano lo sviluppo dei tuoi muscoli e ti forniscono energia per l'intero arco della giornata. Tra le proteine magre troviamo per esempio:
    • Pesce magro come platessa, sogliola, merluzzo, spigola, persico ed halibut
    • Pollame magro come pollo o petto d'anatra
    • Legumi come fagioli e derivati della soia (edemame, tofu)
    • Frutta secca come le mandorle
    Bevi molta acqua. Rimanere idratato può migliorare il senso generale di salute, e aiutare a saziarti. Bevi acqua durante e dopo i pasti per aiutare la digestione[2], e prova a consumarne tra i 2 e i 3 litri al giorno[3].
    • Se hai voglia di uno snack, prova a bere un bicchiere pieno d'acqua prima. Alcune persone confondono la sete con la fame, e fanno spuntini da 400-500 calorie quando magari sarebbe bastato un bicchiere d'acqua per sentirsi sazi. Se sei ancora affamato 15 minuti dopo aver bevuto, allora è il momento di fare uno spuntino.

    • Mangia cinque volte al giorno. Idealmente, dovresti fare tre pasti al giorno (colazione, pranzo e cena), con due spuntini tra i pasti. Seguire questa pratica ti consentirà di mangiare leggermente meno durante i pasti, dando al tuo corpo una quantità di cibo più facile da digerire, e di tenere un profilo glicemico più stabile, perché non passerai più di 6 ore senza mangiare.

obiettivo benessere.

Meglio correre o camminare per dimagrire?



La domanda che da anni fa impazzire nutrizionisti e sportivi è: “Meglio correre o camminare per dimagrire?”.
Secondo il quotidiano britannico Guardian “camminare è più sano che correre”, mentre per l’Health Magazine “ per perdere peso meglio correre che camminare”. Iniziamo con il sottolineare che perdere peso non è sinonimo di “ essere in forma ”, per intenderci si può dimagrire anche di 10 kg ma non essere in salute e avere il colesterolo, i trigliceridi, la glicemia e il valore della pressione elevati. “In altre parole possiamo dire che sì, camminare a passo sostenuto, o in pendenza, è un po’ più salutare (in termini di quadro clinico) che correre; mentre correre è in certi casi più efficace per calare di peso.
“Ciò che è importante, è convincersi a fare movimento”: ci spiega la dottoressa Sara Cordara, nutrizionista, specialista in scienza dell’alimentazione ed esperta in nutrizione sportiva presso il centro polispecialistico Prisma Medical Advances di Milano. Ciò nonostante, ricordo che la corsa è uno degli sport amatoriali più diffusi e presenta molteplici benefici in chi la pratica. Però se eseguita in modo incongruo, tuttavia, questa attività può portare ad un sovraccarico dei muscoli, dei tendini e dell’osso.

ginnastica artistica



La ginnastica artistica è una disciplina della ginnastica e uno sport olimpico. L'atleta di tale disciplina, il ginnasta, deve essere dotato di forza e velocità, elevata mobilità articolare, e deve seguire un allenamento molto lungo a causa dei numerosissimi elementi di coordinazione (alcuni dei quali controintuitivi, come i salti all'indietro). I principali elementi, come ad esempio la verticale, possono comunque essere appresi anche in età adulta
                                          Le origini
Le origini della ginnastica artistica sono molto antiche; si possono individuare in diverse culture, quali quella cinese, egizia e micenea. Per quanto riguarda i Greci, la ginnastica fu prima praticata dai Dori. Si deve però precisare che gli antichi, per «ginnastica artistica» (corpo libero ed attrezzi), non intendevano quello che intendiamo noi oggi, bensì quegli esercizi fisici che corrispondono all'attuale atletica leggera, alla lotta, al pugilato. La ginnastica non incontrò eccessivo favore nell'età romana. I romani, che pure non disprezzavano gli esercizi fisici in funzione militare, non apprezzavano la ginnastica perché la ritenevano propria degli schiavi o degli stranieri e perché erano contrari a mostrarsi nudi in pubblico. Solo dopo il Mille la cultura fisica riacquistò importanza. Nel XIX secolo si giunse all'attuazione di una ginnastica razionale e scientifica, per opera soprattutto di F.L. Jahn, che inaugurò a Berlino la prima palestra pubblica all'aperto. Egli consigliò come basilari gli esercizi che preparano alla corsa e al salto; introdusse, inoltre, l'uso degli attrezzi. Nello stesso periodo lo svedese Pehr Henrik Ling ideò, in contrasto con l'attrezzistica di Jahn, un metodo ginnico creato per sviluppare progressivamente il corpo secondo le sue possibilità. Adolf Spiess, in Germania, si dedicò allo sviluppo della ginnastica collettiva. In seguito dalla fusione del metodo di Jahn e quello di Spiess nacque la moderna ginnastica artistica (sistema Jahn/Spiess). In Italia nel 1807 Girolamo Bagatta introdusse la ginnastica nel suo istituto a Desenzano, frequentato dai giovani delle migliori famiglie lombarde e venete. Il maggior sviluppo di queste attività sportive si ebbe però in Piemonte, dove R. Obermann introdusse l'istruzione ginnica degli allievi dell'accademia militare. Dal 1830 al 1860 nacquero in Italia parecchie associazioni ginniche, che federandosi nel 1869 a Venezia diedero origine alla Federazione Ginnastica d'Italia. Dodici anni dopo fu fondata la Federazione Internazionale di Ginnastica (Liegi 1881). La Federazione Ginnastica d'Italia è la più anziana delle federazioni sportive d'Italia; ha lo scopo di promuovere, propagandare e disciplinare in Italia la ginnastica come attività sportiva rivolta all'educazione fisica e morale della gioventù e di curare la preparazione olimpica degli atleti tesserati.